Abbiamo analizzato la scorsa settimana le caratteristiche e i meccanismi d’azione del massaggio sportivo e oggi continuiamo il nostro viaggio parlandovi di quelle che sono le manovre base che il massaggiatore professionista applica quando esegue un massaggio sportivo.
Manualità nel Massaggio Sportivo
L’applicazione pratica del massaggio sportivo e la mobilizzazione dei tessuti molli prevede che il massaggiatore utilizzi differenti segmenti del braccio e diversi modi di “toccare”la zona da trattare. Il tocco della mano sulla pelle può essere leggero o relativamente forte, mobile o statico e determina a seconda dei casi una risposta più o meno profonda del muscolo.
Ogni massaggiatore come viene spiegato in tutti i corsi di massaggio sportivo DIABASI® deve conoscere i diversi approcci e le varie tecniche manuali per scegliere caso per caso quale applicare scegliendo di trattare l’atleta con un approccio esteso a livello generale oppure anatomicamente più ristretto e specifico.
A seconda della parte del corpo da trattare il massaggiatore potrà utilizzare la punta delle dita, il pollice, il gomito per un massaggio profondo localizzato oppure il palmo della mano e l’avambraccio per un massaggio più esteso, applicando via via una frizione, uno sfioramento o un impastamento su muscoli voluminosi come i glutei e gli anteriori della coscia.
Un solo massaggio, molte tecniche per eseguirlo
Vediamo ora nel dettaglio quale parte del braccio utilizzare a seconda dell’effetto che si vuole ottenere sul ricevente.
La faccia ulneare dell’avambraccio grazie alla superficie particolarmente estesa permette di applicare una pressione profonda accompagnata da uno scivolamento sui muscoli lunghi e rettilinei (ne sono un esempio i muscoli spinali e i numerosi muscoli degli arti inferiori).
L’uso delle articolazioni interfalangee della mano chiusa a pugno è invece indicato per una pressione localizzata con il vantaggio di aumentare la profondità del trattamento e la localizzazione della pressione soprattutto in presenza di contratture o zone cicatriziali.
Il pollice e i polpastrelli sono di fondamentale importanza nella palpazione fine, aiutano lo scollamento dei tessuti e si usano per applicare una pressione localizzata sui punti sensibili, come i trigger point o su aderenze ben delimitate all’interno del muscolo.
Infine l’applicazione di una pressione per mezzo del gomito permette di trasmettere una forza notevole sul muscolo da trattare e va applicata con cautela a causa della ridotta sensibilità cutanea del massaggiatore, facendo attenzione alle zone sensibili sul corpo dell’atleta. (Fonte: Massaggio Sportivo e Tecniche Complementari, Claudio Zimaglia)
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Sfioramento, Frizione, Impastamento, Percussione, Vibrazione: le manovre di base
Le manovre tradizionali del massaggio sono cinque e tradizionalmente si distingue tra sfioramento, frizione, impastamento, percussione, vibrazione a cui si accompagnano alcune manovre integrative che analizzeremo più avanti. La varietà delle manovre, la molteplicità delle loro combinazioni, la pluralità delle applicazioni fanno del massaggio una attività tecnicamente complessa e che risente molto della sensibilità del massaggiatore e della sua capacità d’intuizione. Vediamo ora nel dettaglio le diverse manovre.
Sfioramento
Lo sfioramento è una tecnica che consente la presa di contatto con l’atleta ed è la manovra con cui inizia e termina una seduta di massaggio. Lo sfioramento può essere superficiale (carezzante) o profondo ed è eseguito ad una o due mani prevalentemente con il palmo che scorre sulla pelle con funzione stimolante la secrezione delle ghiandole sudoripare, sebacee e dei bulbi piliferi. Tutti i movimenti sono dolci, uguali e ben ritmati per graduare esattamente la pressione da applicare. Infine l’azione deve iniziare sempre in corrispondenza di un’articolazione, spostandosi dalla periferia al centro e terminando in corrispondenza dell’articolazione che si trova a monte.
Frizione
La frizione mobilizza un piano tissutale rispetto a quello adiacente e si distingue tradizionalmente tra frizione statica e frizione dinamica: la prima consiste nell’esecuzione sulla pelle di movimenti circolari localizzati, la seconda applica una spinta in direzione longitudinale e trasversale rispetto alle fibre muscolari con il sollevamento di piccole pieghe di pelle. Si distingue inoltre tra frizioni profonde e superficiali, in quanto intensità e raggio della pressione devono variare sulla base della zona da trattare e della resistenza dei tessuti.
Impastamento
Superficialmente l’impastamento completa l’effetto dello sfioramento e della frizione mediante una spremitura dei tessuti superficiali e lo scollamento del piano mio fasciale, ma in profondità ha lo scopo di migliorare la circolazione, eliminare tossine e sostanze di rifiuto, svuotare le aree edematose, risolvere aderenze e migliorare l’elasticità dei tessuti. L’impastamento quindi è una manovra che stimola, tonifica, nutre e rafforza i muscoli mediante la presa di contatto, il sollevamento, la compressione, lo stiramento, la torsione e il rilasciamento che apporta sangue ricco di elementi nutritivi.
Percussione
La percussione si distingue dalle altre manovre perché le mani non mantengono un contatto continuo con la parte da trattare e consiste in una serie di percussioni ritmiche di intensità variabile che vengono eseguite con il margine cubitale del dito mignolo mentre le altre dita sono rilassate e aperte a ventaglio. La percussione è indicata per aumentare il flusso sanguigno ed è un ottimo stimolante del trofismo muscolare con effetti che giungono in profondità. Con questa manovra si ottiene un aumento della temperatura con vasodilatazione superficiale e profonda e azione eccitante a seconda della sensibilità individuale.
Vibrazione
La vibrazione può essere eseguita con contatto diretto sul muscolo oppure sollevando gli arti per favorire il ritorno venoso e linfatico scrollandoli con movimenti brevi e veloci. Può essere anche effettuata in maniera puntiforme con i polpastrelli delle dita. Si esegue solitamente sulle estremità per abbassare il tono muscolare e può essere diretta superficialmente o in profondità con effetto sedativo dei nervi motori e sensitivi.
Queste sono quindi le manovre di base del massaggio sportivo che potrete apprendere con DIABASI® frequentando il diploma di massaggiatore sportivo.
Iscriviti al Diploma in Massaggio SportivoGli articoli contenuti in questa sezione hanno puro scopo divulgativo/informativo e non intendono sostituire il parere del medico. I contenuti di cui sopra pertanto non sostituiscono le pagine ufficiali dei corsi e dei prodotti, dove, invece, sono presenti informazioni aggiornate e dettagliate.