Indicazioni e obiettivi del Massaggio Sportivo

Come abbiamo visto in questo articolo dedicato alle variabili del massaggio sportivo, oggi questa tecnica è sempre più applicata su atleti professionisti e amatoriali in ogni momento della competizione sportiva, dal pre al post gara e durante gli allenamenti nel corso di tutto l’anno.

L’atteggiamento degli atleti nei confronti del massaggio sportivo è però diverso: alcuni non amano farsi massaggiare prima di una gara o una partita, altri richiedono un intervento manuale da parte del massaggiatore sportivo primo o dopo la fase di riscaldamento oppure in combinazione con tecniche di mobilitazione passiva delle grandi articolazioni o accanto agli esercizi di stretching preparatori allo sforzo. In certi casi e poi necessario un intervento defaticante immediatamente successivo alla prestazione sportiva o per abitudine o perché realmente affaticati o in vista di un nuovo immediato impegno ad alto stress muscolare per il giorno successivo. Infine in altri casi ancora gli atleti richiedono un massaggio decontratturante su un determinato gruppo di muscoli che si sono contratti durante uno sforzo ad alta intensità.

Il massaggio sportivo trova dunque applicazione nella fase di pre-gara e post gara ma anche nei momenti di pausa tra una competizione e l’altra oppure nei periodi di maggior carico di lavoro per l’atleta o ancora dopo un infortunio. Tutti infatti possono beneficiare di questa tecnica di massaggio: il professionista e l’atleta amatoriale, indipendentemente dall’età e dal tipo di sport praticato o dal livello raggiunto.

Prima della competizione: il lavoro del massaggiatore sportivo

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Il massaggio sportivo pre-gara

Il massaggio pre-gara viene praticato prima dello sforzo fisico e può essere applicato a ridosso dell’atto motorio, durante la fase di riscaldamento oppure tra le 24 e 48 ore prima dell’attività sportiva, magari abbinato a tecniche di mobilizzazione articolare o stretching leggero.

Il massaggiatore sportivo in questa fase lavora in modo prevalentemente stimolante e superficiale, in quanto deve preparare i muscoli all’azione muscolare. In alternativa può avere come obiettivo il detensionamento neuromuscolare per l’ottenimento del giusto tono pur senza alterare gli equilibri tra lo stato funzionale fisiologico di un muscolo, il suo stato eccitatorio, la sua capacità contrattile e il tono posturale dei muscoli profondi.

Si tratta quindi di un massaggio di breve durata e poco profondo che utilizza come manualità principali lo sfioramento superficiale, le frizioni, gli impastamenti leggeri, il rotolamento, la percussione, il pizzicamento e le vibrazioni. Tutte queste manovre vengono eseguite con un ritmo più o meno rapido a seconda del momento in cui viene chiesto il massaggio con l’obiettivo di stimolare le strutture più superficiali della muscolatura facendo attenzione a non svuotare i muscoli dell’atleta.

Il massaggio sportivo infine oltre ad avere un effetto sugli apparati neuromuscolare, circolatorio e respiratorio agisce anche sulla condizione psicologica e mentale dell’atleta, elemento fondamentale per l’ottenimento di risultati importanti nella competizione.

Il massaggio sportivo pre-gara lavora con mobilizzazioni articolari, evitando però di interferire con i muscoli posturali, con lo stretching distrettuale, con lo stretching a catena miofasciale e con lo stretching posturale con l’obiettivo di migliorare la risposta propriocettiva e il bilanciamento del tono muscolare.

In particolare il massaggiatore sportivo lavora in due momenti:

  • 24 o 48 ore prima della competizione con un massaggio di 25 minuti circa che attraverso sfioramenti, pressioni con scivolamento, frizioni, rotolamenti e impastamenti superficiali vuole mantenere il giusto tono muscolare e mettere in stato funzionale l’intero apparato muscolo scheletrico
  • 5 minuti prima della competizione ovvero nella fase di riscaldamento con un massaggio dalla manualità poco profonda e stimolante fatta di sfioramenti superficiali, frizioni, rotolamenti, impastamenti superficiali, percussioni e vibrazioni per il risveglio muscolare e come integrazione al riscaldamento

Nota di approfondimento

“I movimenti classici del massaggio svedese utilizzati in ambito sportivo sono relativamente efficaci per indurre un rilassamento generale dei tessuti molli e di conseguenza determinare uno stato di benessere dell’atleta. Inoltre nel caso di atleti che abbiamo l’abitudine di farsi massaggiare prima della gara è importante fare attenzione a non eseguire un massaggio prolungato che darebbe un senso di “svuotamento” muscolare e potrebbe peggiorare la sensazione di gambe pesanti o rallentare la capacità eccitatoria del sistema neuromuscolare.” (Massaggio Sportivo e Tecniche Complementari – Claudio Zimaglia)

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